- Riflessioni radiantistiche (IC8FJX) …
Di ritorno dalla classica ed immancabile riunione domenicale presso la sede dell’ARI dell’Isola d’Ischia, di fatto domiciliata presso la dimora del Presidente Paolo IC8XIL, dove per l’occasione in questa seconda freschetta domenica di febbraio erano presenti anche Rosario IC8FEM e Lello IC8EPV, tra gli argomenti lanciati nei vari discorsi, doverosi per intrattenersi e non annoiarsi, ho dato appena accenno di una cosa che ultimamente osservo da una “certa distanza” e che di proposito evito di approfondire in quanto per me “materia oscura”, ovvero i “precursori sismici” sulle onde radio.
Su RR è un argomento oramai classico che mensilmente occupa una buona fetta della rivista e per il quale sembrerebbe che un nutrito gruppo di colleghi OM siano oramai arrivati ad altissimi livelli di sperimentazione con ottimi risultati.
Pertanto, ritornato dopo la riunione a casa, mi accingo ad aprire RR del mese di Gennaio che avevo ancora impacchettata, sia perché il servizio postale l’ha consegnata con notevole ritardo e sia perché per diversi impegni personali l’avevo lasciata sulla scrivania in attesa di aprirla in un momento di relax per poterne assorbirne pienamente i vari contenuti.
Di fatto a seguito di questa mia curiosità, stasera la apro ed inizio a sfogliarla in attesa di verificare se anche questo mese vi fosse la presenza di notizie in merito ai precursori sismici.
Mi soffermo però a leggere il primo articolo utile, ovvero l’Editoriale del Direttore Gabriele VILLA I2VGW; con nutrita meraviglia mi rendo conto che l’argomento trattato mi distoglie quasi subito dalla ragione per la quale ero intenzionato a spulciare RR.
Ma di cosa mai parlava I2VGW? Bene, dell’FT8, ovvero se tale modo possa ritenersi confacente alle attività radioamatoriali oppure no, questo in sintesi: naturalmente per approfondire vi rimando alla lettura della vostra RR, segnalandovi anche l’articolo successivo del collega Paolo ZAFFI I4EWH.
Orbene, tutti sapete bene che il sottoscritto predilige i MODI DIGITALI piuttosto che la fonia, ma non mi dilungherò sui motivi che mi spingono verso questi ultimi; di sicuro posso dirvi che mi affascinano in maniera morbosa.
Ma ritornando a noi, ecco che una semplice lettura di un articolo può cambiare il mio modo di vedere le cose…
Infatti condividendo totalmente l’Editoriale del Direttore di RR posso difatti rendermi conto da solo di come oramai l’attività radiantistica personale si sia semplicemente ridotta a premere un pulsantino sul PC facendo in modo che l’impegno umano nel concretizzare un collegamento radio come ai vecchi tempi sia in toto demandato alla macchina.
Ma è veramente questa l’attività radio? Personalmente, essendo affascinato dalla digitalizzazione in genere, ritengo di certo che questo può essere un modo di fare radio, specie in questo periodo ove la propagazione è pessima e di sicuro fa piacere mettere a Log paesi che in altri modi sarebbero se non impossibili, sicuramente difficilissimi da collegare, non tralasciando che comunque ciò che arriva in SSB o in CW di certo il Radioamatore di lunga esperienza già lo ha a Log.
Pertanto nell’approfondire l’argomento mi sono reso conto che seppur le difficoltà di cui sopra rendono il collegamento in fonia più arduo, appare quanto mai evidente che l’FT8 abbia di fatto spento del tutto i modi più classici di fare radio riducendo il tutto, almeno per me, al range di frequenza del solo FT8 su tutte le bande.
Ciò mi ha fatto comprendere come spesso ci lasciamo trasportare dalla comodità delle nuove cose perdendo l’unica cosa vera che può dare soddisfazione, applicare la fatica e mettere in campo le proprie capacità per fare ciò che altri lasciano fare nel caso di specie alla macchina, eliminando del tutto qel piacere nell’aver messo il proprio impegno e la propria fatica per raggiungere un obiettivo.
E questo vale anche nella vita non radiantistica.
Da domani si comincerà una nuova avventura, si proverà a fare collegamenti radio in altri modi, non tralasciando l’FT8 sicuramente, ma di certo stuzzicando quella voglia di fare radio “dal vivo” senza far fare alla macchina quello che può fare l’uomo o meglio, in questo caso, il Radioamatore.
Ah, dimenticavo: poi non ho più proseguito nella lettura dei precursori sismici, ma la lascio nel cassetto come prossimo obiettivo e, chissà, dopo essermi ben documentato, come futuro racconto.
73’ de IC8FJX Camillo
Bravo Camillo sono pienamente d’accordo con la tua riflessione. L’articolo est scritto molto bene e lo trovo interassante.