Siam qui, per fortuna…
Cosa altro raccontare che non sia stato già proferito da dotti, poeti, artisti e visitatori?
Beh, è innegabile che si stia discorrendo di una vera e propria eccellenza sotto il profilo estetico, culturale, artistico, curativo, enogastronomico e chi più ne ha, più ne metta.
Volendo approfondire la traccia con informazioni storiche ed ulteriori specifiche, Vi rimandiamo al web e alle sue molteplici risorse.
Per quel che concerne l’ attività radioamatoriale, qualche ulteriore dettaglio è d’ obbligo.
Sull’ isola vi sono una ventina di operatori radio ancora attivi, una trentina di possessori di nominativo che saltuariamente aprono il cassetto dei ricordi ed almeno il doppio di SWL ed appassionati della materia.
Alcuni si divertono a far due chiacchiere sui ripetitori e sulle frequenze monitor locali, qualcun altro ascolta e/o attende le importanti spedizioni internazionali per incrementare il numero di paesi della propria collezione, altri ancora si dilettano nella spasmodica ricerca del segnalino dal Pacifico, mentre c’ è pure chi è meno avido di DX e preferisce dedicarsi nella vecchia ma sempre nobile arte dell’ autocostruzione o sfrutta i nuovi modi digitali per collegare stazioni lontane senza mettere a repentaglio i timpani dei parenti e dei vicini.
Insomma, ce n’ è per tutti i gusti, con le varie categorie che non di rado si miscelano per tentare di generare il prototipo del perfetto radioamatore.
Che tale è quando si diverte e rispetta il prossimo e le regole vigenti.
Qui, senza nulla togliere al resto del globo, ci divertiamo parecchio.
Il meteo è spesso generoso e le belle giornate risultano essere ancor più piacevoli se vissute con qualche ora da dedicare alla radio, magari in attività portatile da qualche meraviglioso anfratto.
Solitamente è possibile ascoltare qualche CQ da Ischia in tutte le bande che vanno dai 160 ai 2 metri, con sporadiche spazzolate anche nelle rimanenti frequenze concesse alle nostre licenze di operatore radio.
La voglia di migliorarsi, di andare oltre, di apprendere e comprendere è sempre presente.
Cerchiamo di vedere internet come una risorsa e non, come talvolta accade, una alternativa.
Il fascino di un segnale radio ancora ci incanta ed emoziona, siamo come esseri di un secolo passato che osservano un fulmine e le sue conseguenze.
Si, le basi son diverse, le nozioni anche, ma ci intriga alquanto l’ immagine del sogno, del fascino, del mistero, del viaggio.
La sezione ARI di Ischia è attualmente composta da poco meno di venti membri, ognuno -come dicevamo in precedenza- con i propri interessi e le proprie idee.
Lo sforzo, comune, è di creare un gruppo affiatato e pronto a darsi una mano in caso di bisogno.
Chi se la cava alla grande col saldatore, chi sale su un traliccio come fosse un acrobata, chi maneggia un software come se si trattasse di un giocattolo per infanti.
Ognuno ha qualcosa da dare ed è proprio l’ interscambio a renderci migliori, ove possibile.
Più in avanti proveremo anche a proporci nelle scuole locali per cercare di dare nuova linfa a quel che non è un semplice hobby e forse nemmeno un atto di servizio, per quanto importante, ma bensì molto, molto, molto di più.
Fino all’ avvento del succitato internet, Ischia pullulava di CB in numero veramente impressionante e non mancavano nemmeno i QSO in HF e superiori.
Oggi tocca lavorare sulla qualità, piuttosto che sulla quantità.
Ma la speranza di incrementare il numero di sedotti dal fascino dell’ etere non è morta.
Anzi.
E basandoci sulla celeberrima tradizione di ospitalità ischitana, ci permettiamo di invitare gli ospiti della nostra isola a venirci a trovare.
Garantiamo un un bel calice di vino buono/limoncello DOC, oltre alla compagnia che -ci auguriamo- possa essere altrettanto piacevole.
Il noto detto sostiene che ad Ischia si mangia, si beve e si fischia.
E si fa anche radio, senza alcun dubbio.
Magari durante qualche escursione sul verdeggiante Monte Epomeo, oppure in giro per spiagge stupende o ancora veleggiando su di un mare che promette meraviglie e non manca mai di mantenerle, tutte, dalla prima sino all’ ultima.
Mica male, no?
Vi aspettiamo.
73!